Votata alla solitudine, ma con il telefono
In Vita e morte di Adria e dei suoi figli, romanzo di Massimo Bontempelli, domina la figura di Adria, una donna che a trent’anni si consacra alla “perfetta bellezza” e si ritira a Parigi in un isolamento assoluto per preservare la propria esistenza da ogni preoccupazione. Lontana dal marito e dai figli, nel chiuso della sua alcova intreccia relazioni esclusivamente telefoniche. Il telefono “fatto installare perl’interno di casa come per la città” è il mezzo per impartire ordini alla governante, per conversare con vecchi amici senza mai incontrarli né vederli, ma anche per conoscere gente nuova, per sviluppare una personalità che “prima del ritiro era rimasta a tutti, e a lei stessa, nascosta”.