L’azienda telefonica di Stato Asst (1925-1994)

Nel 2005 l’Archivio Asst è stato concesso in deposito a Telecom Italia dal Ministero per i beni e le attività culturali. Dopo le opportune operazioni di censimento, selezione e scarto, tutta la documentazione è stata condizionata in 26.788 scatole.
L’Azienda di Stato per i Servizi Telefonici, istituita nel 1925 in seguito alla riforma del sistema telefonico nazionale, aveva il compito di gestire le principali linee interurbane, di costruire ed esercire le telecomunicazioni interurbane e internazionali, di controllare e vigilare l'attività delle società telefoniche concessionarie; per i collegamenti telefonici intercontinentali, invece, dagli anni '30 fu operativa l'Italcable.
Nel 1968 furono ripartite le competenze tra Sip, Italcable e Asst. Il traffico interurbano svolto da 37 distretti telefonici fu assegnato all'Asst e alla Sip il restante traffico interurbano, oltre naturalmente al traffico urbano gestito in esclusiva. Il servizio internazionale fu ripartito tra Asst, per il traffico svolto con tutti i paesi europei e quelli extraeuropei del bacino del Mediterraneo, e Italcable, per il traffico telefonico intercontinentale.
L’Asst fu soppressa nel 1992 e parte delle sue funzioni furono affidate alla nuova società Iritel che operò fino al 1994, quando partecipò al processo di formazione del nuovo operatore Telecom Italia attraverso la fusione per incorporazione.
La conoscenza attuale delle carte è limitata a un primo elenco di versamento da cui si possono derivare alcune indicazioni sulla struttura dell’archivio e sulla natura delle carte contenute.
La documentazione, che va dai primi del Novecento agli anni Novanta, è riconducibile alle attività svolte dalla Direzione generale, dalle varie Direzioni centrali, sia amministrative sia tecniche, e dagli Ispettorati di zona. Questi uffici produttori, così come sono indicati nell’inventario, sembrano rispecchiare in linea di massima la struttura aziendale definita nella legge n. 81 del 18 febbraio 1963. Furono allora create otto direzioni centrali. Per la parte amministrativa: la Direzione centrale personale e affari generali, la Direzione generale patrimonio e approviggionamenti, la Direzione centrale ispezione e la Direzione centrale ragioneria. Per la parte tecnica: la Direzione centrale commerciale e del traffico, la Direzione centrale impianti, la Direzione centrale esercizio e manutenzione e la Direzione centrale controllo delle concessioni.
Gli organi periferici erano costituiti, invece, da cinque Ispettorati di zona ( che corrispondevano alle tradizionali aree geografiche in cui operavano le concessionarie telefoniche a partire dal 1925) con sede a Milano, Venezia, Bologna, Roma e Napoli.
Tra gli anni Ottanta e i primi anni Novanta, si riscontra la presenza di un nuovo ispettorato creato per una sesta zona con sede a Palermo, e nuove direzioni centrali: Dir. centrale rete, Dir. centrale gestione rete e sistemi informativi e Dir. centrale lavori e impianti tecnologici.
Tra la documentazione si segnalano, per il loro particolare interesse storico, i fascicoli del personale e i libri matricola dai primi del Novecento agli anni Quaranta.