Fondo Andrea Viglongo

Il fondo è costituito da 95 unità e conserva le carte, di natura molto varia, raccolte da Andrea Viglongo, prevalentemente nel corso degli anni Venti quando si occupava di comunicazione nelle società giudate da Gian Giacomo Ponti.
Dopo essere stato redattore di «Ordine Nuovo», amico e collaboratore di Gramsci e Gobetti, Viglongo fu protagonista della nascita del settore delle Pubbliche relazioni nella Sip elettrica e nella Stipel. In quest’ultima diresse l'Ufficio stampa e in seguito l’Ufficio Utenza-Propaganda-Sviluppo. Viglongo fondò e diresse l’innovativa rivista “I telefoni d’Italia. Organo di propaganda per il progresso telefonico nazionale”, il primo bollettino ufficiale rivolto agli abbonati Stipel.
Tra la documentazione degli anni Venti si segnalano: le carte relative alla “propaganda telefonica” (riviste e opuscoli europei e americani, depliant e vario materiale pubblicitario italiano e straniero); la documentazione sullo sviluppo del servizio telefonico in Italia, che oltre a relazioni e studi, comprende anche una raccolta di scritti dell’intellettuale socialista Demetrio Alati, corrispondente e amico di Viglongo; diversa corrispondenza in partenza e in arrivo, tra cui quella con Gian Giacomo Ponti tra il 1919 e il 1927.
Le carte sono state donate dalla vedova Franca Viglongo.
Estremi cronologici: 1913-1974.
 
Il primo PR: Andrea Viglongo