Nel 2000

 Il Gruppo Telecom Italia oggi

Dopo Telecom Italia e Tim, il 3 marzo 1997 nasceva Tin (Telecom Italia Net), con l’intento di racchiudere in un unico marchio la globalità dell’offerta di Telecom Italia per l’accesso a Internet per la clientela residenziale e piccoli affari. Tin, nata della fusione di Telecom on line e Video on line, offriva l’accesso a Internet mediante la rete Isdn o la tradizionale rete telefonica.
Nell’ottobre dello stesso anno, come da tempo previsto, il settore delle telecomunicazioni italiane fu liberalizzato e aperto alla concorrenza. Diversi competitori entravano a quel punto nel mercato.
Nel febbraio 1999 l’Olivetti, guidata da Roberto Colaninno, lanciò un’Opa (Offerta Pubblica di Acquisto) sul capitale Telecom Italia che si concluse con esito positivo.


Il 28 luglio 2001, Olimpia SpA, società posseduta da Pirelli SpA, Edizione Finance International SA (Gruppo Benetton), Intesa Bci ed UniCredito Italiano SpA, acquistò circa il 27,7% del capitale
ordinario Olivetti (detentrice di circa il 55% di Telecom Italia). Il nuovo management del Gruppo Telecom Italia era diretto da Marco Tronchetti Provera.
Con la nuova presidenza la sede legale di Telecom Italia, che fino al 2000 risiedeva in via Bertola 34 a Torino, fu spostata presso la nuova sede di Piazza Affari 2 a Milano.
Il 25 ottobre 2007 Olimpia veniva ceduta alla società Telco.
Il 26 agosto 2008 l’intera partecipazione in Liberty Surf, l’Internet Service Provider che operava in Francia con il marchio Alice, è ceduta a Iliad S.A. Nel dicembre dello stesso anno, secondo il percorso di efficienza e riorganizzazione annunciato nel Piano Strategico 2009-2011, si vara la nuova struttura organizzativa, articolata in tre aree: il settore domestico, il progetto di dismissioni e il settore internazionale.
Il 24 dicembre 2008 nasce Fondazione Telecom Italia, una delle espressioni di corporate social responsibility del Gruppo Telecom Italia. Con la sua costituzione, Telecom Italia intende rafforzare l’impegno del Gruppo a favore delle comunità in cui opera, promuovendo idee e progetti volti a migliorare le condizioni di vita delle persone.
Nel 2009 Telecom Italia riceve due importanti riconoscimenti internazionali per l’attenzione dimostrata verso le tematiche ambientali e sociali: per l’esposizione dei dati sul cambiamento climatico, e il massimo rating al Bilancio di Sostenibilità del Gruppo. Nel mese di aprile, Telecom Italia è a sostegno delle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto, mettendo in campo una serie di attività per il ripristino delle infrastrutture e avviando iniziative e servizi commerciali agevolati per la clientela locale, costruendo anche una moderna infrastruttura di rete in fibra ottica che rende disponibili da subito servizi di telecomunicazione e collegamenti a larga banda.
Sempre nel 2009, in coerenza con la focalizzazione di Telecom Italia sui mercati “core” escono dal perimetro di Gruppo la società HanseNet Telekommunikation, operante nelle attività broadband in Germania, ed Entel Bolivia. Nel 2010 uscirà anche EtcSa Cuba.
 
Le novità per i consumatori

Per i consumatori le novità dell’ultimo decennio, introdotte dalla liberalizzazione nel mercato delle telecomunicazioni, si sono sommate a tutte le altre numerose innovazioni del periodo: il cellulare, Internet, i servizi supplementari consentiti dalle reti intelligenti. Massicce campagne pubblicitarie da parte degli operatori concorrenti hanno inondato gli schermi televisivi e cinematografici, la stampa e i muri delle città con offerte sempre più diversificate, a costi sempre più competitivi.
La nuova e inedita libertà di scelta per il consumatore, che può oggi optare per la migliore proposta di mercato, implica un “lavoro” di comparazione, giudizio e valutazione di prezzi e qualità di prestazioni a cui è necessario abituarsi, superando disorientamento e disagi e acquisendo le competenze necessarie.
Nel mercato liberalizzato, dove sempre nuove offerte anche “personalizzate” spesso si inseguono e accavallano, si deve infatti imparare a conoscere meglio le proprie esigenze, a saper chiedere e ottenere tutte le informazioni necessarie, a saper calcolare le forme di consumo più convenienti. Per alcuni utenti un peso significativo nella scelta del gestore sarà forse costituito dalla novità dell’offerta, per altri sarà forse prevalente il giudizio sulla credibilità acquisita dall’operatore nel corso del tempo. Probabilmente, per tutti, sempre più rilevante sarà il giudizio dell’amico fidato, del parente o del conoscente che riferisce, positivamente o negativamente, dell’esperienza fatta con operatori diversi dal proprio. Il giudizio sui servizi, che non si “vedono” e non si “toccano”, come altri beni che acquistiamo sul mercato, si forma infatti principalmente nell’esperienza, ed è difficile per uno stesso utente “fare esperienza”, contemporaneamente, dei servizi offerti da più di un operatore alla volta.
Nuovi organismi, come l’Autorità delle Telecomunicazioni, e vecchie e nuove associazioni di consumatori hanno in ogni caso il compito di orientare, tutelare e difendere i consumatori, sottoposti a un inedito diluvio di sollecitazioni e informazioni.