Il 170: un numero per parlare con il mondo

Nel 1969 è istituito il nuovo 170 gestito da Italcable per le comunicazioni intercontinentali.
Il servizio, che era parte di una nuova politica di sviluppo della telefonia internazionale, nasceva in seguito alla Convenzione del 27 febbraio 1968 tra Stato e Italcable, che affidava a quest’ultima la gestione del traffico intercontinentale, in precedenza curata dell’Asst (Azienda di Stato per i servizi telefonici) a cui restava la gestione delle comunicazioni con i paesi europei e quelli dell’area mediterranea.


 
L’estensione del 170 a tutto il territorio nazionale avvenne il 1° aprile 1970.
 
Una descrizione del funzionamento del 170 la si trova tra le pagine della rivista aziendale «Selezionando Sip» (n. 1, 1969), in un articolo pubblicato per presentare l’avvio del nuovo servizio telefonico. Dal gennaio del 1969 gli utenti dei distretti telefonici di Genova, Firenze, Livorno, Milano, Napoli, Torino, Bari, Benevento, Caserta, Palermo, Salerno, Lanzo e Susa potevano prenotare telefonate intercontinentali formando il numero 170. Senza spese supplementari, la prenotazione avveniva tramite il Centro telefonico intercontinentale Italcable di Acilia (Roma) e permetteva all’utente di essere messo in comunicazione diretta con il numero richiesto nell’arco di pochi minuti, sempre se la richiesta era per un paese dotato di teleselezione.
Il miglioramento del servizio telefonico intercontinentale era stato realizzato per permettere agli italiani di effettuare collegamenti rapidi con paesi lontanissimi: sia che si trattase di operatori economici operanti sul mercato internazionale sia che si trattasse delle centinaia di migliaia di famiglie, residenti nel Mezzogiorno, ma non solo, con parenti emigrati all’estero.
 
 Numeri

Dietro la nascita del 170 vi era un incremento piuttosto sostenuto del traffico telefonico internazionale. Se si guardano i dati relativi ai due anni precedenti il 1969, si può notare come tra il 1967 e il 1968 il traffico telefonico intercontinentale fosse cresciuto del 25%, passando da 2.769.765 a 3.736.284 minuti di conversazione.  Le potenzialità di espansione di questa fetta di mercato erano confermate dai dati sulla comunicazioni telegrafica intercontinentale, che nel 1968 ammontava a quasi  9 milioni l’anno.
Il trend di espansione del traffico internazionale risulta evidente dalla serie di dati nel decennio 1961-1971.
 
Traffico internazionale – migliaia di unità di conversazioni

Anno            Totale                        società concessionarie            Azienda di Stato 
1961              5.603                        191                                                  5.191
1962              6.485                        195                                                  6.290
1963              7.377                        253                                                  7.124
1964              7.986                        281                                                  7.705
1965              9.961                        324                                                  9.637
1966            11.382                        344                                                11.038
1967            12.795                        347                                                12.448
1968            14.313                        423                                                13.890
1969            16.971                        453                                                16.518
1970            20.672                        656                                                20.016
1971            25.331                        893                                                24.438
 
 
 Il Centro telefonico intercontinentale di Acilia

In conseguenza della convenzione del 1968, che trasferiva la gestione del traffico intercontinentale all’Italcable, nel 1973 l’Italcable realizzò un nuovo Centro telefonico internazionale ad Acilia, nei pressi di Roma, in grado di raccogliere e smistare tutte le prenotazioni del territorio nazionale verso i paesi extraeuropei e viceversa. Ma oltre a ciò il Centro svolgeva anche la funzione di Centro di Transito intercontinentale fra paesi extraeuropei, secondo quanto previsto dal piano internazionale d’instradamento elaborato dal Ccitt (Comité Consultatif International Télégraphique et Téléphonique) dell’Itu (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni).
Il Centro era collegato direttamente via cavo, via satellite e via radio in onde corte con 35 Paesi extraeuropei. Novità tecnologica degli esordi era l’uso di un terminale video collegato alla “gestione elettronica” degli abbonati della Sip di Milano, che permetteva di dare in pochi secondi ai corrispondenti esteri tutte le informazioni relative a circa 2 milioni di utenti del Piemonte e della Lombardia.
Se attraverso l’Italcable si potevano raggiungere rapidamente le utenze di 20 Paesi del mondo grazie alla Teleselezione, per altri Paesi extraeuropei, invece, i collegamenti erano effettuati manualmente.
Secondo quanto riportato nel 1977 in «Cronache dal Gruppo» n. 20, a metà anni Settanta il 170 era  il servizio a maggiore diffusione dell’Italcable, a cui era legata l’attività di gran parte del suo personale.
Nei primi anni Ottanta l’espansione del servizio, insieme al potenziamento della politica di investimenti verso il Mezzogiorno previsti dall’Iri, a cui l’Italcable apparteneva come società del Gruppo Stet, portò all’attivazione a Palermo di un nuovo Centro operativo Italcable.

In questo articolo, pubblicato sulla rivista «Pianeta Telecom» nel giugno 1999 e intitolato Al...
Visualizza il pdf

Documenti