I “Benvenuti” ai neoassunti

A partire dagli anni Cinquanta aumentò l’attenzione delle aziende telefoniche verso il personale, attraverso la promozione di iniziative e attività varie che avevano lo scopo di coinvolgere maggiormente i dipendenti nella vita aziendale di tutti i giorni. In questi anni furono promossi nuovi giornali aziendali, riprese con vigore l’attività dei Cral, proliferarono le iniziative di informazione sulla sicurezza sul lavoro, venne rilanciata con maggior cura l’attività di formazione sia per il personale già in servizio sia per i “neoassunti”. A quest’ultimi era, inoltre, diretta la pubblicazione di un libretto intitolato «Benvenuti alla…», pubblicato dalle tre società telefoniche controllate dal gruppo Iri-Stet e dalla Teti.


 
I Benvenuti Stipel, Telve, Timo e Teti

Risale al 1955 il primo opuscolo di “benvenuto” distribuito al personale neoassunto delle concessionarie telefoniche Stipel, Telve e Timo. La pubblicazione era promossa dalla Direzione generale e realizzata dall'Ufficio addestramento e relazioni col personale e, molto probabilmente, si trattava della prima del suo genere, come si sosteneva in un articolo apparso sulla rivista aziendale  «Selezionando... Notiziario Stipel, Telve e Timo», n. 6, 1955. Un’analoga pubblicazione, portante il titolo Benvenuti alla Teti», fu distribuita al personale neoassunto di quella società a partire dal 1959. La prima edizione dell’opuscolo fu distribuita anche a tutto il personale in servizio.
Lo scopo di queste pubblicazioni era quello di dare un cordiale benvenuto al lavoratore, fornendogli subito, fin dal primo giorno, la possibilità di ambientarsi e di conoscere come era nata, cos’era e che tipo di servizio pubblico svolgeva la Società in cui il nuovo lavoratore era stato assunto. Praticamente un vademecum, volto a colmare un senso iniziale di isolamento, che forniva al neo-dipendente una fonte di rapido aggiornamento sulla storia, gli indirizzi e le tradizioni della società, insieme a una vasta gamma di notizie di natura strettamente aziendale.
Nelle prime pagine l’azienda così si rivolgeva al neoassunto:
“Il lavoro che Le sarà affidato è il frutto degli studi e delle esperienze di molti uomini; l’organismo nel quale Lei si inserisce è il prodotto di decenni di attività sociale”… “Conoscere il proprio ambiente di lavoro significa anche comprenderne meglio le necessità. La Sua futura personale esperienza Le permetterà di approfondire, giorno per giorno, quanto noi oggi - nella speranza di farLe cosa utile e gradita - Le accenniamo nelle pagine che seguono, con l’augurio di buon lavoro: un lungo lavoro tra noi, in questa Società di cui abbiamo voluto farLe un po’ gli onori di casa, una casa che da oggi è anche la Sua.”
 
 La pubblicazione

L'opuscolo era strutturato in più capitoli:
-   le attività e lo sviluppo della concessionaria: un quadro storico della nascita e diffusione del telefono e del settore telefonico in Italia;
-   la struttura organizzativa: sedi e articolazioni interne dell’azienda;
-   il personale: la cassetta dei suggerimenti, il sistema con cui i dipendenti potevano fornire il loro contributo di idee per il potenziamento e il miglioramento del servizio; il notiziario aziendale, che permetteva ai lavoratori un’attiva partecipazione e saldava i vincoli di reciproca conoscenza tra personale di vari gradi e di varie sedi; la sicurezza sul lavoro, con le attività del settore antinfortunistico e l’applicazione di tutte le disposizioni di legge in materia, la predisposizione di mezzi e controlli adatti e il vasto sistema di propaganda e prevenzione per ridurre al minimo gli infortuni sul lavoro;
-   il contratto di lavoro: in cui brevemente si segnalavano i punti più salienti (la retribuzione mensile, il premio annuo, l’inquadramento) del contratto collettivo nazionale e del contratto collettivo aziendale;
-   il trattamento di previdenza: che sommariamente descrive il tipo di Fondo a cui obbligatoriamente è iscritto tutto il personale stabile ed in prova delle società concessionarie di zona;
-   le iniziative assistenziali, culturali e ricreative: le iniziative di welfare aziendale (cassa mutua malattie, assistenza sociale, asili nido, assistenza scolastica); le iniziative culturali e ricreative svolte dal Cral - Circolo ricreativo aziendale lavoratori (colonie marine e montane, la befana, le premiazioni degli anziani, le gare sportive, le gite sociali);
-   i rapporti con il pubblico: descrizione del comportamento da tenersi verso il pubblico per il miglioramento del servizio e lo sviluppo della società stessa.
A corredo della parte più discorsiva, decine di grafici illustravano i maggiori successi conseguiti dalla società nei suoi primi trent’anni di vita: sviluppo della rete; erogazione dei servizi; incremento del numero di abbonati, di apparecchi e di impianti; dati sulla rete urbana e interurbana.
Secondo quanto riportato sulla stampa aziendale, l’opuscolo fu accolto con molta simpatia e interesse dal personale cui era stato diretto e aveva avuto anche una vasta eco nell’ambiente esterno, tanto che negli anni successivi era stato riproposto e aggiornato con le nuove disposizioni vigenti in azienda. L'edizione del 1962 conteneva, ad esempio, numerose informazioni sul nuovo sistema di valutazione sistematica del personale introdotto nel 1960.
 
 I “Benvenuti” alla Sip

La pratica di destinare specifiche pubblicazioni al personale neoassunto fu adottata successivamente anche dalla Sip telefonica, che dal 1964 aveva incorporato tutte le 5 società precedenti. Ai suoi dipendenti veniva consegnato, come testimonia la pubblicazione del 1980, un apposito opuscolo dal titolo Questa è la Sip.
Con il trascorrere degli anni il concetto di lavoro cambiava e notevoli erano anche le evoluzioni del linguaggio che adottava l’Azienda per presentarsi ai suoi nuovi dipendenti.
In Questa è la Sip, a differenza del precedente opuscolo, si tendeva molto a responsabilizzare il lavoro e il compito del neoassunto, soprattutto rispetto alla sua preparazione e alla sua posizione di lavoro.
Si presentava la Sip all’interno del più ampio sistema delle telecomunicazioni italiano, insieme alle altre aziende che operavano nel settore telefonico, come l’azienda di Stato Asst che gestiva i collegamenti interurbani, l’Italcable che operava nelle comunicazioni internazionali e la Telespazio, società dedicata alle comunicazioni via satellite.
Entrarono a far parte della pubblicazione anche i temi relativi al neoassunto quale “risorsa umana”, all’ “ambiente di lavoro” e al nuovo ruolo dei “lavoratori che studiavano”.
In un nuovo capitolo dal titolo “La Sip e gli utenti” si descrivevano i principali servizi telefonici urbani e interurbani , i servizi ausiliari e speciali e i servizi opzionali di quegli anni.
Nuovo spazio venne dato anche all’«Immagine aziendale»”, attraverso la presentazione delle relazioni esterne che curavano la pubblicazione a stampa delle Relazione e Bilanci annuali e i giornali aziendali come il notiziario Selezionando Notiziario Sip.

Di seguito il testo integrale dell’introduzione all’opuscolo Telve del 1955.
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