Il periodo fra il secondo dopoguerra e la fine degli anni Settanta fu particolarmente denso di innovazioni, prima fra tutte quella dell’elettronica.
L’invenzione del transistor comportò una svolta rilevante in tutte le filiere del settore telefonico. La sua applicazione come amplificatore condusse a una riduzione sostanziale delle parti costituenti l’apparecchio telefonico; permise di sostituire le pesanti centrali di commutazione elettromeccaniche con quelle elettroniche, contraddistinte anche da alta affidabilità; fu altresì possibile trasmettere segnali radio con ancora maggiore precisione, per le fini capacità di modulazione permesse dal transistor, grazie al quale si arrivò a uno spettro di trasmissione dell’ordine di una decina di MHz.