La vita associativa

La storia di un grande gruppo industriale è una storia complessa che può riguardare le attività più strettamente legate alla business history, i processi di trasformazione e innovazione tecnologica, i progetti di comunicazione esterna e interna, il suo impatto e livello di interazione con le comunità locali e con quella nazionale, i mutamenti nella vita quotidiana degli individui, fino a tutto quel corollario di attività e servizi sociali verso i dipendenti e le loro famiglie che si possono riunire sotto la definizione di welfare aziendale.
E’ all’interno di quest’ultimo ambito che si può collocare la “vita associativa” dei dipendenti, la quale inizia a definirsi per la prima volta nel corso degli anni Venti, quando le società telefoniche Stipel, Telve e Timo erano parte del Gruppo elettrico Sip. In quegli anni infatti nacquero prima il Gruppo sportivo e poi il Dopolavoro aziendale Sip (Das), secondo un progetto di collaborazione tra personale e azienda che si ispirava fortemente all’esperienza dell’industria americana.
Al secondo dopoguerra risalgono, invece, le attività dei Cral (Circolo ricreativo assitenza lavoratori) e quelle delle associazioni dei lavoratori anziani, i Seniores Telecom-Alatel.