50 anni di storia in pillole

 
ANNI ‘60
1964 – Dopo la nascita della Sip il 5 dicembre è fondato Cselt-Centro studi e laboratori telecomunicazioni, per la ricerca e l’innovazione nel Gruppo Stet.
 
1967 – 25 aprile. E’ inaugurata la nuova sede Cselt e contestualmente è intitolata a Guglielmo Reiss Romoli, grande dirigente Stet fra i protagonisti della ricostruzione del secondo dopoguerra, la via su cui si affaccia l’ingresso principale dell’edificio. Il progetto è dell’architetto Nino Rosani.
Segna lo skyline della città la torre di 75 metri che ospita un laboratorio per misure su antenne e prove di radiopropagazione.
Le attività principali di Cselt riguardano la ricerca nei settori della commutazione, della trasmissione di voce e dati, dell’elettronica ed elettroacustica. A supporto dei ricercatori anche una ricca biblioteca scientifica e un auditorium attrezzato per meeting internazionali.
 
1968 – Ha avvio la collaborazione con  il COMSAT, l’organismo internazionale per lo sviluppo delle comunicazioni satellitari. La ricerca verte sulla tecnologia fondata sul sistema numerico di comunicazione via satellite.


 
ANNI ‘70
  1971 - La sede Cselt viene ampliata con la costruzione di una nuova ala nella parte est del complesso di via Reiss Romoli. Ha avvio la pionieristica attività di ricerca nel campo delle telecomunicazioni digitali e si realizzano i primi circuiti integrati attraverso una lavorazione di tipo artigianale. Alla fine del decennio, nel 1979, è  la volta del  primo circuito integrato in tecnologia CMOS per le telecomunicazioni digitali.
 
1972 – E’ sviluppato il primo prototipo del sistema di trasmissione numerico a 8Mbit/s per il servizio di videoconferenza su portanti analogici
 
1973 – Entra in funzione a Mestre la centrale “Gruppo Speciale”, progettata e realizzata da Cselt.  E’ il primo autocommutatore con tecnica numerica della rete telefonica italiana. Nello stesso anno Cselt avvia l’attività di studio e sperimentazione sulle fibre ottiche più innovative; nel cortile del Centro sarà sperimentata la prima posa di cavi in fibra ottica nel 1976 e l’anno successivo a Torino il primo collegamento in fibra tra due centrali urbane. E’ la prima volta in Italia.
 
1975 – Ha inizio la ricerca nel campo della sintesi vocale con il progetto MUSA (MUltichannel Speaking Automation), il primo sistema di voce artificiale. Il risultato è una voce  metallica ma comprensibile.
 
1979 - In Cselt è prodotto il primo circuito integrato a tecnologia CMOS per la gestione di flussi PCM.
 
ANNI ‘80
 1984 – La ricerca sulla digitalizzazione della rete porta Cselt alla realizzazione di prototipi di Rete ISDN  (Integrated Services Digital Network). La prima dimostrazione è svolta  in collaborazione con Sip e Italtel a Firenze in occasione dell’XI congresso internazionale sulla commutazione indetto dall’IEEE. In quell’occasione sono presentati fra i futuri servizi il facsimile, la telescrittura, il teletext, il videotext.
 
1985 – A livello dimostrativo è allestita l’“Isola ottica” alla Fiera di Milano dove trovano applicazione le ricerche Cselt sulla larga banda in fibra ottica. L’Isola, con le sue 25 postazioni, permette agli utenti di sperimentare pionieristici servizi di videotelefonia e di ricevere programmi televisivi diffusivi e interattivi. Nel 1987 è progettato  il primo trasmettitore ottico a 140 Mbit/s.
 
1987 – Cselt, che dai primi anni ’80 il Centro partecipa alle ricerche dell’Agenzia Spaziale Europea, brevetta un subriflettore dicroico per antenne di bordo di satelliti in grado di trasmettere e ricevere grandi quantità di segnali. 
 
1989- Il Moving Picture Experts Group guidato da Leonardo Chiariglione, ricercatore Cselt, definisce lo standard MPEG-1 per la gestione dei flussi audiovisivi nella rete. Il gruppo di ricerca internazionale formatosi nel 1988 per iniziativa di Hiroshi Yasuda (Nippon Telegraph and Telephone) e Chiariglione è ancora oggi l’istituzione di riferimento per l’elaborazione degli standard di compressione e trasmissione audio e video.
 
ANNI ‘90
 1990 – In occasione dei mondiali di calcio il cellulare è lanciato sul mercato italiano. Cselt è impegnato nella progettazione di sistemi di pianificazione della rete radiomobile e nella definizione degli standard europei. Nella seconda metà del decennio il Centro realizza e fornisce a TIM il software FREQUENT per la pianificazione frequenziale della nuova rete digitale GSM (System for mobile communications).
 
1994 – Gli sviluppi delle tecniche di progettazione integrata consentono a Cselt di realizzare, nel campo della componentistica, chipset e piastre per la commutazione ATM (Asynchronous Transfer Mode), lo standard unificato di rete delle varie tipologie di traffico e servizi. In questo contesto è progettato il microchip MCM (Multi-Chip Module) con avanzate capacità di commutazione.
Lo stesso anno Cselt costruisce il Laboratorio per le prove di compatibilità elettromagnetica sulle apparecchiature di telecomunicazione e di ICT, allestendo allo scopo una delle più grandi camere aneicoiche d’Europa.
 
1999 – In Europa Cselt taglia il traguardo della prima telefonata UMTS che viene effettuata a Torino. L’Universal Mobile Telecommunications System è il nuovo standard della rete mobile di terza generazione (3G).
 
2005-2014
2005 – JOEXPRESS: pionieri nell’ambito dell’animazione antropomorfa digitale, con questa applicazione che permette, mediante interfaccia web,  la creazione di videoclip mostranti personaggi sintetici animati automaticamente da testo o da audio naturale, si creano prototipi di servizio che, tramite Avatar, leggono ad esempio le mail via cellulare o PC.
 
2010 – LTE, il 4G esce dai laboratori del Centro con la sperimentazione in campo della prima video chiamata ad alta definizione tra il centro di Torino (zona Porte palatine) e la sede di  Via Reiss Romoli. TIM è il  primo operatore italiano ad attuare la videochiamata in ambiente urbano su rete di esercizio Ultra BroadBand mobile.
 
2012 - TURIN MARATHON con i droni
La diretta televisiva dell’evento su RAI SPORT 1 è stata un vero unicum tecnico che ha sfruttato la performance delle comunicazioni su tecnologia LTE, rendendo disponibili in mobilità servizi e contenuti multimediali HD. Durante la Turin Marathon, utilizzando le chiavette LTE e a 42M, è stato infatti possibile effettuare le riprese video da motociclette, che hanno seguito tutto il percorso della gara podistica e da 2 ”droni” (minielicotteri a controllo remoto), offrendo agli spettatori da casa prospettive di ripresa dall’alto molto originali.
Questa soluzione innovativa, sperimentata per la prima volta in Europa, è stata integrata con un’architettura di fonia e cellulari customizzati sviluppata ad hoc.
 
2013 – nascono i JOL, Joint Open Lab, frutto della collaborazione tra Telecom Italia e alcune tra le più prestigiose università italiane, per creare una ricerca all’avanguardia su tematiche disruptive, come la Cloud Robotics, gli Smart Object, i Big Data, le Mobile Application…, stretto connubio tra le innovazioni accademiche e l’ecosistema industriale.
 
2014 – NFV, Network Function Virtualization, in Italia partono le prime sperimentazioni di rete sul nuovo paradigma legato alla virtualizzazione del networking; la JOLNet, basata sul principio della SDN (Software Defined Networking), ne è la prova concreta. Telecom Italia è nel board della definizione del nuovo standard all’interno del consorzio OPNFV.