Il R.D. n. 339 dell’8 febbraio 1923 stabilisce le condizioni di cessione dell’intero servizio telefonico all’industria privata. Il 3 settembre il Consiglio dei Ministri opta in favore della concessione del servizio ai privati. La commissione ministeriale incaricata predispone i capitolati da stipulare con le nuove concessionarie e fissa la ripartizione del servizio telefonico in 5 zone territoriali più una 6° zona che avrebbe dovuto gestire le principali linee interurbane e internazionali.