L’addestramento dei capi negli anni Cinquanta

Nel 1955 venne costituito, all’interno della Stipel, l’Ufficio addestramento e relazioni col personale. Le sue attività comprendevano la valutazione del personale, l’elaborazione di test e questionari, l’effettuazione di sondaggi di opinione e di interviste fra i dipendenti, la realizzazione dell’opuscolo di «Benvenuto alla Stipel» e di altre pubblicazioni illustrative della vita aziendale.
Tra i compiti del nuovo ufficio rientrava anche l'organizzazione dei corsi di addestramento per capi, che ebbero inizio a Torino e Milano nell’aprile del 1956. I primi corsi consistevano in due programmi dedicati all’ “istruzione sul lavoro” e alle “relazioni sul lavoro”.


Nel primo corso si discuteva su come rilevare le esigenze di istruzione dei dipendenti, oggi si chiamerebbe analisi dei bisogni formativi, e si illustrava il metodo per istruire correttamente e rapidamente; nel secondo venivano invece illustrati i principi di collaborazione aziendale e i metodi per prevenire e affrontare problemi di relazione con i dipendenti.
Entrambi i programmi rientravano nel metodo Training within industry (Twi), nato nel 1940 negli Stati Uniti come un servizio fornito dal Dipartimento di Guerra alle industrie legate allo sforzo bellico per rimediare, attraverso lo sviluppo di nuovi metodi di lavoro e di addestramento, alla perdita del personale arruolato nelle forze armate. Nel dopoguerra il Twi si diffuse in molti paesi europei; in Italia la sua introduzione fu promossa in modo particolare dall’Istituto per l’addestramento nell’industria (Iai) costituito nel 1952 per iniziativa di cinque società (Edison, Falck, Montecatini, Necchi e Pirelli) e a cui, nel 1955, si associarono anche le società telefoniche del Gruppo Stet e la Set.
Nel dicembre del 1956 fu pubblicata la rivista “L’addestramento Stipel” per fornire a tutti i capi, anche a quelli che lavorano nelle zone più periferiche, un ausilio e un aggiornamento sui temi più dibattuti nei corsi e nelle riunioni aziendali.
Successivamente altri corsi vennero introdotti nei programmi di insegnamento tra cui quelli dedicati al “miglioramento dei metodi di lavoro”, alla “semplificazione del lavoro”, al “lavoro di gruppo”, alla “valutazione del personale” e ai “costi e sprechi”.
Il programma di “addestramento dei capi” fu adottato anche dalle altre società concessionarie e dalla Sip. Nel 1967 nacque il Servizio per l’aggiornamento e per la formazione dei quadri della Direzione generale con lo scopo di “raccogliere le esperienze fatte dalle diverse zone nel campo dell’addestramento per capi, sistematizzarle e varare un programma organico interzonale e intersettoriale per la formazione dei capi a tutti i livelli”. I programmi di addestramento comprendevano diversi corsi e fornivano ai quadri le conoscenze necessarie per il loro lavoro: sull’organizzazione aziendale e sulle sue procedure operative, sull’efficiente utilizzazione delle risorse umane, sulle politiche e i programmi dell’azienda, sulle molteplici responsabilità legate alla loro mansione.

Con questo titolo veniva pubblicato sul n. 5, 1968 della rivista aziendale «Selezionando Sip» un...
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La diffusione del metodo Twi all’interno della Stipel portò alla creazione di un notiziario...
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