Entrambi i servizi, offerti gratuitamente, furono sperimentati per la prima volta in Italia dalla concessionaria Stipel, che operava nelle regioni Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia. Nell'un caso e nell'altro, nel promuovere se stessa e il suo prodotto, l'azienda telefonica finiva per promuovere anche altri beni dell'industria moderna, come quella automobilistica, e per inaugurare nuovi servizi del terziario, contribuendo al faticoso processo di modernizzazione del Paese. La grave crisi internazionale del 1929, i cui effetti furono sentiti in Italia negli anni immediatamente successivi, segnò una brusca battuta d'arresto dell'intero processo di industrializzazione e modernizzazione.
Il servizio taxi
Il servizio taxi, strutturato secondo il modello già sperimentato a Stoccolma, venne inaugurato a Milano nell'estate del 1927. L'anno successivo entrò in funzione anche a Torino, che fu così la terza città in Europa a usufruirne. Il principio organizzativo messo in piedi in quegli anni rimase nella sostanza immutato per molti decenni. Le telefonate di richiesta giungevano a un ufficio della centrale dove operavano esperte centraliniste che, attraverso una mappa provvista di segnali luminosi, verificavano il posteggio più vicino con auto libere; contattavano quindi il tassista, a cui era richiesto il numero dell'autovettura che veniva immediatamente comunicato all'abbonato rimasto in linea. Perché tutto ciò potesse accadere, nei luoghi di posteggio delle auto pubbliche venivano installate delle cassette telefoniche, munite di microfono, ricevente, campanello sonante, nonché di un numero di "fori" corrispondente a quello delle automobili del posteggio.
Ogni autista, a sua volta, era munito di una "spina" che, introdotta nel foro, provocava il contatto e l'accensione di una lampadina posta nel quadro esposto in centrale. Quando l'autista si allontanava toglieva la spina e la lampadina si spegneva. In tal modo la centrale poteva controllare la disponibilità delle autovetture in ogni singolo posteggio. Nel primo anno di sperimentazione, secondo i dati forniti dalla Stipel, a Milano il numero delle chiamate giornaliere si aggirò intorno alle 1100, con punte di massima nei giorni festivi o piovosi che arrivarono alle 2400-2500 telefonate giornaliere. Si calcolava che in un'ora ogni telefonista potesse chiamare circa 60 auto. Servizio telefonico e servizio taxi sperimentarono così per la prima volta una solida alleanza, che si sarebbe consolidata nel tempo. Le tecnologie di telecomunicazione più innovative hanno spesso infatti trovato nel settore delle auto pubbliche occasione di largo impiego, basti pensare al successo delle compagnie di radiotaxi e agli usi più recenti, da parte delle stesse compagnie, dei sistemi satellitari di comunicazione.
Il soccorso automobilistico
Fra il 1927 e il 1928 la Stipel lanciò anche il servizio di soccorso automobilistico, attraverso il quale chi si trovava con la macchina in panne, rivolgendosi a un numero della centrale, poteva chiedere il soccorso dell'officina di riparazione più vicina convenzionata e anche l'invio sul posto di un meccanico specializzato. Anche questo tipo di servizio, esercitato oggi in Italia e all'estero dalle compagnie assicurative e dall'Aci, ebbe dunque il battesimo nei lontani anni Venti.