Il Telesoccorso

Nel settembre 1983, in occasione della ventesima edizione dello Smau di Milano, la Sip presentò in anteprima un servizio innovativo ideato e promosso per servire persone colpite da handicap di vari tipi o anziani che vivevano da soli:  il servizio di Telesoccorso.
Il Telesoccorso era realizzabile in due versioni: la prima, consisteva in un’apparecchiatura installata a casa dell’utente che su comando, anche a distanza, era in grado di selezionare numeri telefonici predisposti inviando un messaggio fonico pre-registrato di soccorso; la seconda, con la stessa apparecchiatura, era in grado di inviare segnali in codice, in sostituzione del messaggio registrato.


In quest’ultimo caso il sistema presupponeva l’esistenza di un centro di servizio dotato di apparecchiature capaci di colloquiare in codice con i terminali d’utente.
In tutte e due le versioni si trattava di installare a casa dell’utente un “inviatore di allarme” su rete commutata e un emettitore di comando via radio, il Beeper. Nell’ambito della campagna pubblicitaria Il futuro è in linea, del 1985, la pubblicità, che aveva come slogan “Telesoccorso SIP. Sicurezza a portata di mano”, oltre a informare  i futuri clienti che l’assitenza e i ricambi delle apparecchiature erano forniti gratuitamente dall’azienda, così illustrava l’utilità e la facilità del servizio: “Con un semplice gesto si attiva la selezione di un numero prefissato e la trasmissione di un messaggio di richiesta di soccorso. Le persone che vivono sole e che possono avere bisogno di aiuto potranno inviare richieste di soccorso utilizzando un telecomando collegato al telefono… Se avete a cuore la sicurezza di un vostro parente o di un amico chiedete informazioni sul Telesoccorso Sip al 187.”