I riparatori I.P. (Impianti principali)

 Le mansioni lavorative

La manutenzione degli impianti interni d'abbonato era di competenza dei riparatori di impianti principali, chiamati anche “apparecchiatori”. Le loro mansioni comprendevano la ricerca, localizzazione e riparazione dei guasti, ma anche la verifica e manutenzione degli apparecchi a prepagamento urbani e interurbani. A loro spettava anche il compito di assegnare eventuali addebiti per rotture di materiali imputabili all'utente e di segnalare eventuali irregolarità. A partire dagli anni Sessanta il riparatore operava a seguito di una richiesta di intervento al numero 182. La denuncia del guasto arrivava ai tavoli prova, dove gli operatori procedevano, con le opportune verifiche e telemisure, alla sua localizzazione. Se il guasto interessava l'impianto d'abbonato era di competenza del riparatore I.P.
 
I riparatori I.P. dell'esercizio di Milano

Da un articolo pubblicato su «Selezionando. Notiziario Stipel» nel mese di dicembre del 1961 si ha un’illustrazione efficace dell’organizzazione di questo settore di lavoro presso la rete di Milano.
I riparatori I.P. erano distribuiti presso dodici centrali della città, dove avevano gli spogliatoi, il deposito del materiale di ricambio e il telefono per annunciare ai tavoli prova quando iniziavano il lavoro.
Svolgevano la loro attività con mezzi motorizzati quali Galletti, motofurgoncini e camioncini, che consentivano di spostarsi velocemente tra le vie del capoluogo lombardo.
Mediamente i 60 riparatori che operavano singolarmente, e le 32 squadre su camioncini, eseguivano 700 interventi al giorno. Parte dell’attività consisteva nella manutenzione degli apparecchi a gettone situati nelle stazioni, nelle cabine stradali e nei posti telefonici pubblici.


Attilio Traini fu per diversi anni direttore dei telefoni in varie zone d'Italia. Tra gli anni...
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