Il Teledrin

I vantaggi del Teledrin erano illustrati in una campagna pubblicitaria Sip del 1989, curata dalla Sarin, intitolata Il dono dell’ubiquità. La pubblicità così descriveva il nuovo servizio:  “Teledrin, il cercapersone Sip, vi dà il dono dell’ubiquità e la possibilità di fare più cose contemporaneamente. Perché il servizio Teledrin è stato creato apposta per persone che non vogliono perdere un colpo… come voi, appunto. Teledrin è un apparecchio tascabile, pratico ed economico che, emettendo un segnale, consente di essere sempre raggiunti da una chiamata telefonica e di essere sempre in linea con i vostri impegni, certi di trovarvi nel posto giusto al momento giusto. Nei momenti di lavoro e di piacere portate al vostro fianco Teledrin: vi darà la possibilità di muovervi e di essere comunque raggiungibili nel raggio di 30 chilometri in tutte le località in cui il servizio è attivo.”


 
Cos’era il Teledrin 

Il "teleavviso personale" - così era anche chiamato il nuovo servizio in un catalogo Sip del 1989 - era un servizio di ricerca persone a lungo raggio, circa 30 km a partire dal centro delle città. All'interno dell'area di copertura radio, l'abbonato al Teledrin, munito del piccolo apparecchietto chiamato anche il “cercapersone”, poteva essere sempre rintracciabile anche se all'aperto, in auto o all'interno di edifici. L’apparecchio tascabile era in grado di ricevere distinti avvisi acustici di chiamata e/o messaggi numerici, i quali potevano essere inviati direttamente da un qualsiasi apparecchio telefonico. Fino al 1989, le aree in Italia in cui era attivo il servizio erano soprattutto i grandi centri urbani del Nord e del Centro Italia, a cui si aggiungevano alcune delle più importanti città del Sud e delle isole. In particolare le località erano le seguenti: Torino, Alessandria-Asti, Milano-Busto Arsizio-Monza-Seregno, Bergamo, Brescia, Trieste, Udine-Pordenone, Venezia-Padova-Treviso, Verona-Vicenza, Genova, Bologna-Imola, Reggio Emilia-Modena-Parma, Firenze-Pistoia-Prato, Pisa-Livorno-Viareggio, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania, Cagliari. Il ricevitore tascabile era di peso e dimensioni ridotte (7,29x4,83x1,78 cm - 88,15 gr.) e quindi pratico per essere portato sempre con sé. Messaggi e avvisi potevano essere ricevuti in qualsiasi momento della giornata. Per poter inviare un messaggio di chiamata era necessario selezionare da un apparecchio il prefisso 168 seguito dal numero assegnato all’abbonato da raggiungere. Un segnale acustico, oppure una prolungata vibrazione del ricevitore, avvertiva l’utente dell’arrivo della chiamata. Con un successivo comando il ricevitore visualizzava su un display la provenienza della chiamata e l’eventuale messaggio numerico. I messaggi e gli avvisi erano trattenuti in memoria fino a che il ricevitore non veniva spento.
 
  Teledrin e cellulare: alcuni dati

Il Teledrin, e con esso la promessa dell’ubiquità, non riuscì in Italia a conquistare significative fette di mercato, a differenza di quanto era avvenuto in America dove tale servizio raggiunse invece una notevole diffusione. Ben altro fu il successo del cellulare negli anni Novanta. Il lancio dei due servizi fu più o meno contemporaneo e già nel 1989  i neoabbonati alla telefonia mobile avevano superato gli utenti del Teledrin. Nel 1993, dopo 5 anni, questi ultimi erano cresciuti di 4 volte per un totale di 217.055, mentre la Telefonia mobile si era moltiplicata per ben 18 volte, con 1.206.951 di abbonati.
 
 Abbonati Sip al servizio Teledrin e Telefonia mobile (1989-1993)

                Teledrin        Telefonia mobile
 
1989         52.544                       66.070
1990         80.399                     265.962
1991       133.021                     567.535
1992       184.299                     782.846
1993       217.055                  1.206.951