Il Cral aziendale

Nel dopoguerra le sezioni Das aderenti all’Opera nazionale dopolavoro furono sciolte e al loro posto si fondarono i Cral. Anche i Cral ebbero come obiettivo la promozione della socializzazione
dei lavoratori all'interno dell'azienda attraverso l'organizzazione di vari tipi di eventi e forme di svago (iniziative ricreative, sportive, turistiche, culturali). Fra le attività anche l’assistenza ai dipendenti sotto varie forme, nonché l’ottenimento di facilitazioni economiche grazie alla stipulazione di diverse convenzioni.
Nel 1950 il Cral si diede uno statuto che ne regolamentava le attività. Tra le più note: le colonie marine e montane per i figli dei dipendenti, le gite, le competizioni sportive e le rassegne teatrali, le gare professionali e i raduni telefonici.


Nel 1970 lo Statuto dei Lavoratori stabilì nell’articolo 11 che “le attività culturali, ricreative ed assistenziali promosse nell’azienda” dovessero essere gestite da organismi formati a maggiornaza dai rappresentanti dei lavoratori. Era un cambiamento significativo. Il Circolo assumeva a quel punto un aspetto diverso sia dal Dopolavoro fascista sia dal Cral del dopoguerra in cui le attività del tempo libero erano promosse dall’alto, ossia dall’azienda stessa.
Nonostante il Cral avesse una struttura nazionale, che coordinava le iniziative e omogeneizzava gli interventi, le varie sezioni godevano di grande autonomia: avevano un loro budget, una loro struttura organizzativa, un loro assetto politico.
Alla metà degli anni Ottanta il Cral aziendale iniziò però un processo di accentramento regionale.
 
 Oggi

Con l’Accordo del 29 gennaio 2005 sottoscritto fra Telecom Italia S.p.A. e Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, l’Associazione, già ridenominata "Circolo Ricreativo Aziendale Lavoratori Telecomunicazioni", assume la nuova denominazione di "Cralt - Circolo ricreativo aziendale per i lavoratori delle aziende del Gruppo Telecom Italia".
Ne fanno parte i dipendenti dalle Aziende del Gruppo Telecom Italia alle quali si applica il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle Aziende di Telecomunicazione, i pensionati delle medesime Aziende, e i loro familiari conviventi.
Persegue, senza fine di lucro, lo scopo di promuovere e realizzare tra i Soci attività, finalizzate alla valorizzazione del tempo libero, attraverso iniziative nei Settori dello Sport (partecipazione a meeting nazionali e regionali delle principali discipline), Turismo (viaggi di gruppo e individuali), Cultura e Ricreazione (visite guidate, corsi di pittura, fotografia, serate teatrali e cinematografiche).
Al 31 dicembre 2008 risultano iscritti 51.776 soci, di cui 45.197 dipendenti e 6.579 pensionati.
 
 L’attuale organizzazione:

La struttura del Cralt è articolata su due livelli organizzativi:
- nazionale: attraverso l’Assemblea dei Delegati;  il Consiglio di Amministrazione;  il presidente del Consiglio di Amministrazione; il consigliere delegato del Consiglio di Amministrazione; e il Collegio Sindacale
- territoriale: attraverso 12 Consigli Territoriali che così si ripartiscono il territorio nazionale (Abruzzo, Marche e Umbria; Campania e Calabria; Emilia Romagna; Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige; Lazio e Molise; Lombardia; Piemonte e Valle d'Aosta; Puglia e Basilicata; Sardegna; Sicilia; Toscana e Liguria; Veneto).

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