Gli italiani in rete (Istat 2008)

I dati relativi a Internet cambiano con grande rapidità e non sempre le fonti di informazione sono attendibili anche per la difficoltà di rilevare in modo certo il fenomeno. La fotografia in divenire qui proposta ha privilegiato l’indagine multiscopo Istat dal titolo Cittadini e nuove tecnologie, svolta nel febbraio 2008 su un campione rappresentativo composto da circa 19.000 famiglie.


 
Diffusione di Internet

Se l’88,5% delle famiglie possiede il cellulare, solo il 42% ha un accesso a Internet. La diffusione di Internet si configura allo stato attuale per la sua capacità di attrarre prevalentemente le giovani generazioni, mentre sconta ancora un forte ritardo sulle fasce di popolazione più anziana. L’accesso a Internet è infatti pari a circa il 61% nelle famiglie in cui è presente almeno un giovane minorenne, mentre nelle famiglie di soli anziani con età superiore ai 65 anni risulta del 5,5%.
Se si osserva la condizione occupazionale del capofamiglia è visibile una diversa distribuzione dell’accesso alla rete a seconda del ceto sociale di appartenenza. Nelle famiglie di dirigenti, imprenditori e liberi professionisti, la diffusione di Internet riguarda il 72,8%; la stessa incidenza, il 72%, si trova tra i quadri e gli impiegati; tra gli operai è il 42,8%, mentre tra i lavoratori autonomi l’accesso sale al 54,7%; in ultimo tra i non occupati, la percentuale scende al 24%.
Anche la distribuzione geografica dell’uso di Internet sul territorio nazionale rileva notevoli differenze. Nell’Italia centrale e del nord la percentuale di famiglie collegate a Internet è intorno al 45%-46%; al sud è tra il 34%-35%.
 
 Differenze tra generazioni

Particolarmente evidente è il diverso utilizzo che si fa di Internet a seconda della fascia d’età di appartenenza. Tra i maggiori di sei anni, e che ha utilizzato Internet nel corso di tutto il 2008, si registra un picco del 71% per la popolazione che ha tra i 15 e i 24 anni; via via che aumenta l’età la percentuale decresce vistosamente, basti pensare che già tra le persone che hanno tra i 35 e i 44 anni l’utilizzo di Internet scende al 53,8%.
 
 Chi non usa internet

Per quanto l’uso di Internet si sia diffuso rapidamente nell’ultimo decennio, non si deve pensare che si tratti oramai di una tecnologia alla portata di tutti. In Italia il 49,9% delle famiglie non possiede un Pc ma anche dove è presente il Pc non sempre esso è collegato alla rete. Tant’è che il
il 58% dei navigatori non usa Internet da casa. Secondo il campione analizzato dall’Istat questo comportamento si spiega se si tiene conto che il 40% delle famiglie italiane non ha le conoscenze e le capacità per poter navigare sul web e un quarto del totale delle famiglie (il 25%) ritiene che Internet sia inutile e non interessante.
 
 Cosa si fa con Internet?

Il dato più rilevante è che circa il 76,1% usa Internet per inviare o ricevere posta elettronica (e-mail). Tra gli altri usi: il 66,3% lo utilizza per cercare informazioni su servizi e merci; il 58,3% per conoscere e apprendere; una quota rilevante, il 43,2%, riguarda i servizi on-line per viaggi e soggiorni; il 38,4% legge news, giornali e riviste; il 35,7% cerca via Internet informazioni di carattere sanitario.
Tra le nuove tendenze si registra un aumento delle pratiche di condivisione e scambio di contenuti autoprodotti (fotografie, testi, immagini, video, ecc.) con gli altri utenti, con una incidenza pari al 15,7% (immaginiamo attraverso i più noti social network); ma come è facile immaginare questo comportamento si concentra soprattutto tra le fasce giovani (15-24 anni), con percentuali che vanno dal 25% al 31%.
Rilevante è la quota di chi usa Internet per interagire con la pubblica amministrazione, circa il 40% (avere informazioni, scaricare e inviare moduli, ecc.). Questo comportamento è maggiormente visibile tra gli adulti dai 25 ai 64 anni.
 
 I mutamenti indotti dall’uso di internet

Il 2008 è stato definito l’anno del digital lifestreaming. Uno degli ambiti maggiormente coinvolti nelle trasformazioni indotte dal web, infatti, riguarda la crescente condivisione digitale di diversi aspetti della vita quotidiana degli utenti, attraverso l’uso di svariate forme di comunicazione interpersonale, tra gruppi e communities. Tra le persone con più di 6 anni, il 28% legge weblog o blog, il 22% si serve di chat, newsgroup e forum, il 21,% usa servizi di instant messaging, il 16% telefona o videotelefona via Internet.
Tra chi usa Internet per telefonare o videotelefonare, circa la metà pensa che questo comportamento abbia oramai sostituito o profondamente mutato il proprio atteggiamento verso il telefono fisso.
Nel confronto con i vari media, il 40% legge oramai solo quotidiani on line e ha abbandonato la lettura del giornale cartaceo, mentre non sembra che l’uso di Internet sottragga tempo alla radio, dato che circa l’80% dei navigatori sostiene di continuare a dedicare lo stesso tempo al tradizionale ascolto dei programmi radiofonici.
 
 Le rilevazioni Netsiel online

Secondo i dati della società Netsiel, nel mese di dicembre 2008 ogni utente di Internet ha navigato mediamente 26 ore, attraverso 33 collegamenti e visitando 82 siti. Nel dicembre 2007 la società aveva registrato invece 20 ore di navigazione, 29 collegamenti e 66 siti consultati.
Il primato tra i siti consultati spetta a Facebook, che ha conosciuto un vero e proprio boom nel corso dell’anno, con una crecita repentina a partire dai mesi di giugno-luglio 2008. Se nel 2007 i contatti al social network riguardavano il 2% dei navigatori, nel 2008 i collegamenti hanno riguardato circa il 45% degli internauti.