Vecchi e nuovi servizi speciali

Negli anni Cinquanta, oltre all’allargamento della rete e del numero degli abbonati, le società concessionarie s’impegnarono anche nel rilancio di quelli che venivano definiti "Servizi speciali" o anche "Servizi ausiliari". Non si trattava di novità in assoluto, giacché quei servizi erano in parte già attivi negli anni Venti, quanto di un loro sensibile potenziamento.


 
Il 110: sviluppi del servizio “Segreteria telefonica”

"In che anno è stato firmato il trattato di Cateau Cambresis? Quanti anni vive la tartaruga? Quante tappe ha vinto Koblet nel giro della Svizzera? Quali sono le percentuali delle diverse religioni in Africa?" Per trovare risposte rapide a tali domande, negli anni Cinquanta l'abbonato telefonico poteva contare "sull'efficienza e la gentilezza" delle signorine che operavano al servizio chiamato Segreteria telefonica del 110.
Come ci riferiscono vari articoli di «Selezionando», tra la metà degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta, le operatrici dedicate a quel servizio erano costantemente aggiornate su programmi teatrali, cinematografici, radiofonici, televisivi, sugli eventi e manifestazioni sportive nazionali e internazionali, e avevano fra i loro strumenti di lavoro enciclopedie, annuari, dizionari, testi di vario genere, ritagli di giornale ordinati in varie cartelle, oltre che migliaia di notizie raccolte e archiviate. Nel caso in cui la domanda dell'abbonato non poteva essere soddisfatta nell'immediato, era facoltà delle operatrici contattare uno specialista e successivamente richiamare l'utente per comunicargli la risposta. Si trattava di personale dotato di un buon livello di istruzione (almeno il diploma e in alcuni casi la laurea), che spesso conosceva diverse lingue straniere. Il ruolo professionale prevedeva, inoltre, una certa autonomia nell'organizzare e gestire le fonti informative, tanto da non poter essere assimilabili alla tradizionale telefonista ma, come si legge su «Selezionando», alla nuova figura di "informatrice telefonica".
Oltre a ciò, più tradizionalmente, tramite il 110 era possibile conoscere l'orario dei treni, avere informazioni su eventi sportivi, schedina del totocalcio, meteo, listino della borsa valori, gioco del lotto, toponomastica, manifestazioni teatrali o cinematografiche, e inoltre chiamare il taxi, il soccorso stradale, programmare la sveglia o essere informati sulle "ultimissime".
Rispetto alla frequenza e al tipo di richieste da parte degli utenti, un articolo pubblicato su «Selezionando» del 1955 offre interessanti spunti per un affresco dell’Italia del tempo, in cui il telefono, pur non ancora diffuso in tutte le case, svolgeva molte delle funzioni che sarebbero state assolte in seguito da altri mezzi.
Se, come è facilmente immaginabile, il maggior numero di richieste d’informazioni in ambito sportivo si registrava nei giorni di festa per conoscere i risultati delle partite di campionato, o anche nei giorni feriali in occasione del Giro d’Italia, del Tour o delle partite internazionali, più sorprendente per noi è scoprire che la maggiore richiesta del servizio di dettatura telegrammi si registrava alle vigilie delle festività dei Santi con nomi molto diffusi come Giuseppe, Giovanni e Maria. Ciò ci ricorda come in ambito famigliare la ricorrenza dell’onomastico avesse, a differenza di oggi, una così grande importanza tanto da ricorrere al telegramma augurale, quando il telefono non era raggiungibile per tutti.
Spia di un’Italia non ancora motorizzata sono, inoltre, i picchi delle richieste degli orari del treno, che si registravano nei giorni prefestivi, come anche la richiesta del servizio sveglia, dalle ore 5 alle ore 5,30 nei giorni festivi. I parenti e gli amici fuori città, infatti, si raggiungevano con il primo treno del mattino.
 
 Alcuni numeri sul servizio

Nell'arco di un anno, tra il 1953 e il 1954, le chiamate al 110 delle società telefoniche Stipel, Telve e Timo che gestivano la rete del Nord Italia e di una parte del centro, aumentarono da 6.668.365 a 8.283.930. Pochi anni dopo, nel 1957, nella sola città di Milano - la terza città in Europa come densità telefonica - si registravano complessivamente circa 4.500.000 richieste, di cui 1.100.000 riguardanti le domande che rientravano nel servizio "Segreteria telefonica", con l'erogazione di una media di 12.000 servizi giornalieri. La nuova centrale telefonica di Milano dedicata ai soli Servizi speciali, inaugurata nel giugno del 1957, fu attrezzata per il 110 con 32 postazioni di lavoro attive, 4 posti di consultazione, 4 carrelli scorrevoli e 3 carrelli kardex montati su binari per la ricerca veloce delle informazioni. Giornalmente vi lavoravano 63 operatrici telefoniche, più 3 addette all'aggiornamento e all'elaborazione delle informazioni. Oggi una funzione simile a quella svolta dalle signorine del 110 è assolta da Internet attraverso vari motori di ricerca presenti sulla rete, ma per alcuni tipi di prestazioni gli operatori dei Call Center continuano a svolgere funzioni simili a quelle dell’antico 110.
 
 Il 12 e l “ora esatta”

Negli anni Cinquanta chiamando il 12 l’abbonato poteva ricevere, tramite l’ausilio di una operatrice telefonica, informazioni gratuite sul numero di telefono e sull’indirizzo dei nuovi utenti non ancora compresi in elenco, o su quelli che avevano variato indirizzo, mentre poteva richiedere, ma a pagamento, informazioni già presenti nell’elenco telefonico. Nelle statistiche aziendali, il servizio 12 tra gli anni Cinquanta e Sessanta risultava essere tra i più utilizzati, anche se non aveva ancora il primato che raggiungerà nei decenni successivi dopo la teleselezione.
Era “l’ora esatta” il servizio da record: nella sola Milano, nel 1958, le richieste di ora esatta ammotarono a più di 66 milioni. Nel 1960, a Milano e Torino le informazioni fornite dalle centraliste del 12, furono rispettivamente 3.769.915 e 1.652.701; mediamente ogni utente della rete di Milano aveva richiesto 7,56 informazioni, mentre 6,62 erano state le richieste degli abbonati di Torino. Le cifre che apparivano allora significative, sono ben misera cosa se paragonate con quelle dei primi anni Novanta, quando era gestore unico la Sip e Internet non era ancora diffuso (nel solo 1992 le chiamate al 12 raggiunsero la cifra capogiro di 234 milioni).

In un articolo pubblicato su «Selezionando. Notiziario Stipel, Telve, Timo», n. 5 del 1955, dal...
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Uno dei servizi più utilizzati e che negli anni Cinquanta registrava un rapido incremento era...
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Le operatrici addette al 12 dovevano operare a stretto contatto con enormi “indicatori...
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Illustrazione pubblicata nel 1956 sulle pagine del Bilancio annuale Stet, la capogruppo finanziaria...
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